10 motivi legati al sesso per cui una donna tradisce un uomo
18 Novembre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
Le donne non tradiscono sempre il proprio partner per motivi prettamente sentimentali. La famosa frase “lo fanno perché si sentono sole e/o trascurate” è un po’ limitativa, soprattutto perché non è detto che ogni individuo di genere femminile sia riconducibile al prototipo dell“Arianna abbandonata” sull’isola di Nasso dal suo Teseo.
Abbiamo chiesto a un gruppo di donne tra i 25 e i 31 anni, con situazioni affettive eterogenee, di elencarci uno o più motivi che potrebbero portarle al tradimento o comunque ad interrompere la loro relazione. Essi vanno ben oltre la semplice mancanza di attenzioni da parte del proprio compagno/marito/amante: alcuni risultano infatti legati niente meno che alla sfera sessuale.
Quasi tutte hanno precisato: “Lo farei solo se la situazione non cambiasse nel tempo e diventasse insostenibile”, a testimonianza del fatto che il tradimento femminile sembrerebbe comunque frutto di un pensiero maturato nel tempo e non di un’azione impulsiva, (ovviamente ciò non deve valere per tutti i casi).
I motivi raccolti sono 10. Eccoli di seguito:
1) Mancanza di preliminari. Può succedere alcune volte. Se diventa la prassi non va bene. Non è detto che ci stiano sempre, ma nei casi in cui la situazione lo dovesse permettere, non esistono scuse a riguardo. Una di loro specifica inoltre: “Sbagliano i punti. Si capisce che non conoscono realmente la nostra anatomia”.
2) La classica noncuranza dell’orgasmo femminile. Serve tra l’altro alla donna per capire quale sia il grado di interesse nei suoi confronti da parte del partner. “Già da questo un’idea io me la faccio, anche se lui fa il vago e pensa che io non me ne accorgo”, ammette V.
3) Durata e frequenza. La prima è rinomata, quanto alla seconda, essa va intesa come continuità di rapporti nel tempo. Ci vediamo oggi e poi il prossimo mese non va proprio bene.
4) Essere accondiscendenti verso determinati tipi di fantasie sessuali: si finge che piacciano, ma ciò non rappresenta la realtà. A quel punto diventa dura resistere nel tempo. Una di loro dice: “Il peggio è quando te lo chiede uno al primo rapporto. Non che io sia sfavorevole in generale, ma almeno aspettasse un po’. Questo vuol dire che lo chiede con facilità a tutte, lui invece è convinto di farmi credere che sono proprio io, in quel momento, che ho scatenato in lui la perversione”.
5) Abuso delle cosiddette “porcate verbali” durante il rapporto. “Mi è capitato che fossero così ridicole da farmi calare la voglia, giuro”, ammette E.
6) Mancanza di igiene, qualora ciò fosse una caratteristica propria dell’individuo e non un inconveniente legato ad una condizione giustificabile (impossibilità concreta di lavarsi). “Intollerabile” per tutte.
7) Disattenzione continua per il luogo in cui si consuma. Non deve essere squallido. “A farlo sempre in macchina io mi sento una prostituta”, ammette C.
8) Assenza totale di effusioni durante il rapporto. In questa situazione resisterebbero in poche. Una di loro dice: “Per me è la condizione più grave fra tutte. Ci soffrirei proprio. Resisto un mese, sicuro”, spiega S.
9) Ossessione per il porno da parte del partner. “Sbirciando nel suo pc, attraverso la cronologia di navigazione, ho scoperto che quotidianamente accedeva agli stessi siti porno. Sei insoddisfatto? Parliamone. Davvero una sensazione insopportabile che più di una volta mi ha portato a guardare altrove”, confida M.
10) Richiesta continua dell’”altro tipo” di sesso. Partono i dubbi: “Fosse gay?”.