ROMA – In occasione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne“ che si è svolta ieri 25 novembre, la pagina Facebook Animal Amnesty ha realizzato un parallelismo tra donne e cani.
L’immagine postata dal gruppo ha infatti raffigurato metà volto di donna e metà muso di un cane. Questo “individuo” ibrido è il protagonista della campagna: alla sua sinistra vi è raffigurata una mano che preme il grilletto di una pistola.
Il proiettile che parte dalla pistola perfora il cranio ad entrambi: “Chi maltratta o uccide un animale può uccidere anche una donna. La prossima vittima puoi essere tu. Denunciali” recita la scritta della campagna. Nella descrizione della foto c’è poi scritto: “Secondo moltissimi studi recenti chi maltratta e uccide un animale è più propenso a farlo anche verso un suo simile. Fermare la violenza sugli animali significa anche fermare la violenza sui più indifesi tra gli esseri umani (donne e bambini in primis)”.
Il parallelismo tra donne e cani non è passato inosservato ai commentatori che hanno accusato Amnesty International di aver realizzato una campagna sessista che tenderebbe a “declinare la donna in senso inferiore”.
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