Brigitte Bardot compie 80 anni: “Mi sono ritirata per non finire come Marilyn”
28 Agosto 2014 - di luiss_edalto
ROMA – Ottanta anni oggi, il 28 settembre. E ogni singola ruga, ogni capello bianco, lasciati al loro posto. Brigitte Bardot affronta un compleanno importante e a naso lo attraverserà quasi con noncuranza, come la leggenda vuole che abbia affrontato amori, tradimenti, successi, mode, persino il naturale declino fisico dell’età.
Si è ritirata a vita privata nel 1972, a 38 anni. Ovvero quando ancora poteva essere una star. Ma, come dirà lei stessa successivamente, lo fece per non uscire pazza o suicida. La Stampa dedica a B.B., una delle icone del ‘900, un ritratto tra pubblico e privato:
Figlia di un industriale facoltoso, cresciuta nel benessere, educata dalle suore, ballerina classica, poi modella e anche cantante, B.B. mostrava, nei confronti di se stessa e di tutta quella fama che l’aveva travolta poco più che bambina, un senso di serena strafottenza, un’incuria candida che taluni scambiarono per alterigia, per spirito contestatario, per leggerezza.
Farsi capire sul serio, per come era davvero, non fu la sua più grande preoccupazione. Prendeva gli uomini e li lasciava dando l’impressione che certe sviste, spesso, fossero solo colpa dell’attrazione fisica. Si avvicendarono, tra gli altri, Jean Louis Trintignant, Gilbert Becaud, Sacha Distel, Samy Frey, Serge Gainsbourg, Gunther Sachs, Gigi Rizzi. L’unico figlio, Nicolas, nato dall’unione con Charrier, non era in cima ai suoi desideri: «E se il bambino non mi piace – chiedeva all’ormai solo confidente Vadim -? O se io non piaccio a lui?». Antitesi della madre mediterranea, estremamente femminile, ma anche un po’ maschiaccio, pura e insieme amorale, dominatrice e dominata, Bardot sentì presto che, per lei, l’unica possibilità di salvezza era fuggire dalla pazza folla: «Non me ne sono mai pentita – ha dichiarato -. Se non avessi fatto questa scelta, sarei finita come Marilyn Monroe o come Romy Schneider».