“Coppie over size e gay degne di amare”: FOTO “Adipositivity”
2 Marzo 2016 - di lbriotti
NEW YORK – Un fotografo convinto di poter cambiare la percezione standard della bellezza, ha realizzato una serie di foto di nudo che raffigurano coppie di varie “dimensioni, orientamenti sessuali e colori”. Il fotografo newyorkese Substantia Jones ha lanciato il progetto Adipositivity che vuole dimostrare il fatto che l’amore non ha alcuna forma specifica e che può sempre essere visto come una cosa bella. La serie di immagini pubblicate in onore del giorno di San Valentino appena passato, ritraggono coppie di razze diverse, dimensioni diverse, orientamenti sessuali diversi, che trascorrono momenti intimi insieme.
Spiega il fotografo: “Piace credere che le persone grasse siano indegne e non in grado di amare e avere partner che si mantengano romantici nel tempo. Ho voluto realizzare una riflessione visiva di noi stessi e di quanto il nostro ambiente esteso sia di vitale importanza nell’espressione della felicità e del benessere”.
Jones aggiunge: “Le popolazioni emarginate, le persone grasse, le persone di colore, i disabili, la comunità LGBT, e le persone anziane, troppo raramente si vedono rappresentate nei mezzi di comunicazione. Queste persone non vengono mai raffigurate in modo positivo e neutro”.
Substantia mostra “coppie completamente nude che si coccolano a letto, si fanno la doccia insieme, o vivono un momento di tranquillità di fronte a una finestra o ad un camino. Alcune foto hanno colori vivaci, altre sono in bianco e nero”. Molte hanno partner over size, o di una razza diversa.
Le immagini, come spiega il Daily Mail sono una parte della “missione” del fotografo, che vuole aiutare le persone a creare le proprie definizioni di quello che pensano che l’amore assomigli. Si incoraggia le persone ad “aggiungere la sua foto a questo mixtape”. Conclude Jones: “Il bombardamento costante di immagini che non riflettono il vostro personaggio può creare vergogna del proprio corpo aumentando anche i rischi per la propria salute attraverso forme di minority stress”.