Daniel Radcliffe, l’ex Harry Potter assalito dalle fan a Venezia (foto)
3 Settembre 2013 - di lbriotti
VENEZIA – “I miei fan apprezzano le mie scelte. I miei fan non sono solo fan di Harry Potter, ma di buoni film e buoni libri”. Lo afferma Daniel Radcliffe, l’attore inglese diventato famoso interpretando Harry Potter.
Radcliffe, lunedì 2 settembre è sbarcato a Venezia per presentare ‘Giovani ribelli- Kill Your Darling’ del neo regista John Krokidas, inserito nel programma delle Giornate degli autori, dove interpreta un giovane Allen Ginsberg, che insieme Jack Kerouac, William S. Burroghs e Lucien Carr hanno dato vita ai cosiddetti rivoluzionari beat, vere icone della letteratura americana.
L’attenzione è tutta per lui. I fan non stanno nella pelle, altro che Clooney, “non è sempre così racconta l’attore allo spazio Di Saronno, mentre masse di ragazzi cercano in tutti i modi di fotografarlo – sono abituato da quando ho 11 anni, ho imparato conviverci e a considerare la parte divertente della cosa. Tutta questa attenzione mi lusinga, ma non la prendo troppo sul serio”.
Radcliffe sta cercando in tutti i modi di cancellare la sua aura di maghetto e questa volta lo fa interpretando un personaggio complesso e molto lontano da Potter: un giovane gay ribelle, drogato e visionario, che si innamora del compagno di università Lucien (Dane DeHanan). Insieme daranno vita a una rivoluzione culturale sulla scia dei precedenti “la setta dei poeti estinti” e di Walt Whitman. “Non ho sentito la responsabilità del personaggio – dice – sarei stato più stressato se avessi dovuto interpretare Keats, sono un suo fan e poi ho seguito le indicazioni di Krokidas, ovvero non pensare a questo personaggio come un’icona, ma semplicemente come un ragazzo che frequenta l’università e con delle insicurezze, lentamente scopre di essere un genio della poesia”. “Daniel era il miglior attore che potessi trovare per ruolo – afferma il regista – quando ci siamo incontrati e’ scattata subito l’alchimia, per la prima regia dovevo trovare un attore che si fidasse di me e di cui io mi fidassi”.
(Foto LaPresse)