giovani naturisti

In mostra a Londra i giovani naturisti di Laura Pannack

6 Maggio 2012 - di marina_cavallo

LONDRA – Il naturismo è una parola che può evocare immagini di persone di mezza età, perlopiù sgradevolmente in sovrappeso, ma è uno stereotipo che la fotografa inglese Laura Pannack riesce a dissipare. La sua serie di giovane naturisti britannici è il risultato di un anno di navigazione online su blog e siti web naturisti per cercare di rintracciare e fotografare alcuni dei loro utenti. “Sono andata insieme a questi questi sconosciuti a gite organizzate per loro nei club naturisti tutto di il Regno Unito”, spiega Pannack, “ma non volevo che la nudità diventasse l’obiettivo principale. Volevo trattare più il lato sociale e del tempo libero del naturismo”.

Ma chi sono questi naturisti e che cosa li attrae in loro?
“Sono tutti under 30, provenienti da tutto il Regno Unito, con ogni immaginabile background e ognuno ha una ragione diversa per farlo”, dice. É incredibile come riesca a rendere affascinante l’immagine dei sette naturisti seduti a tavola. Normalmente la nudità in certe situazioni sociali crea grande disagio. Eppure gli uomini e le donne ritratti in questo chalet di Manchester non soffrono di tali inibizioni. “Essi non possiedono gli indicatori usuali che i vestiti ti permettono di avere sul reciproco background”, spiega Pannack, “così si devono scoprire l’un l’altro attraverso l’interazione”.

Così anche Laura Pannack si libererà dei suoi vestiti come gli altri?
“Mentre realizzavo queste immagini ero nuda, anche per rassicurare le persone intorno a me che mi sentivo a mio agio”, dice. Ma mentre ha cominciato a capire il naturismo, è venuta anche a delle considerazioni su se stessa. “Sono una persona piuttosto solitaria, mi piace nascondermi al mondo, con occhiali da sole e felpa con cappuccio. Voglio rimanere anonima.” Così, mentre per alcuni la nudità può essere liberatoria, Laura sostiene che anche gli abiti lo possono essere.Almeno per lei.

 

Laura Pannack: “Giovani naturisti inglesi”  dal 3 maggio al 29 giugno, 1 Gallery, London N1,

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