Kasia Smutniak è la madrina di Venezia 69
29 Agosto 2012 - di lbriotti
VEENZIA – I capelli le sfiorano appena le spalle, il trucco c’é ma come vuole la moda non si vede, il corpo esile abbracciato in un abito chiaro stile Grace Kelly sulla Corniche di Cannes: la madrina di Venezia 69, la bellissima Kasia Smutniak, sulla terrazza del Palazzo del cinema si racconta alla vigilia dell’apertura della Mostra. Tra poco ci sono le prove. Paura del palco? “Di cosa dovrei avere paura? Dei cerchi infuocati? Vado a fare una cosa che non ho mai fatto, il palcoscenico mi terrorizza, non ho mai presentato neppure la sagra della salsiccia”, ironizza l’attrice e prosegue: “vorrà dire che con chi sottolineerà le gaffe mi giocherò la carta della polacca”. Smutniak fino a 20 anni ha vissuto in Polonia, da 10 abita a Roma, “che guardo ancora oggi con gli occhi innamorati degli stranieri consapevoli di guardare meraviglie assolute”.
Colpita da un lutto feroce, la morte in volo del suo compagno Pietro Taricone (e padre della piccola Sophie, 7 anni) cui ha assistito impotente un pomeriggio di fine giugno del 2010, la Smutniak piano piano ha ricominciato a vivere e dall’estate 2011 fa coppia con il produttore Domenico Procacci, che era tra l’altro buon amico dell’attore vittima dell’incidente paracadutistico. Tra i due, stando ai settimanali popolari, si parla di nozze. Intanto il gossip in circolazione, stavolta maligno, è un altro: ‘raccomandata’ al festival dallo stimato fondatore della Fandango. “Mai sentito dire, ma io continuo a vivere serenamente questo presunto conflitto d’interessi”, risponde cortese ma anche infastidita. Quanto al matrimonio, la risposta non arriva proprio. Arrivata con un trolley leggero leggero, ha tutto un giorno per scegliere l’abito con cui salirà sul palco della Sala Grande domani sera, “arrivano vestiti da Milano e da Parigi, ho varie opzioni e si vedrà”, dice la Smutniak.
“E poi da dopodomani vai con jeans e film a più non posso. Questa di Venezia è una bella occasione, voglio vedere i tre italiani in gara, aspetto la Pietà di Kim Ki Duk, The Master con quel cast fenomenale e mi piacerebbe essere sorpresa da qualche film bello che non ti aspetti”. Quanto alla serata di domani, “me la immagino piacevole e senza retorica, senza troppi prologhi da ‘madrina’, tanto le mie opinioni non interessano a nessuno ed è invece di cinema che dobbiamo parlare e dei temi importanti che trattano quest’anno”. Il cinema per Kasia Smutniak “é ancora sognare e allora se è sogno voglio il massimo, per me sarebbe un film come Cleopatra o più recente come Avatar”.
E’ reduce dal film opera prima di Rolando Ravello con Marco Giallini, Tutti contro tutti, “una commedia comica e drammatica”, mentre in tv sarà su Rai1 Franca Gandolfi, moglie di Domenico Modugno nella miniserie biografica sul cantante interpretato da Beppe Fiorello.
Alcuni ritratti di Kasia realizzati a Venezia in occasione della Mostra del Cinema (foto LaPresse)