Roma, Oliver Stone: “La realtà e la droga ci rendono ‘Belve'”
26 Settembre 2012 - di lbriotti
ROMA – “Gli americani devono fare in conti con questa lotta alla droga che dura da 40 anni. Una lotta in cui c’é confusione su chi sia davvero cattivo. A volte c’é chi pensa che solo chi la usa sia quello da colpire. Tutto questo sullo sfondo della guerra in Afghanistan e in Iraq, guerre che sembra non debbano finire mai”. Così Oliver Stone a Roma parla della droga negli Usa che è uno dei temi principali del suo film ‘Le Belve’ che sarà nelle sale dal 25 ottobre distribuito da Universal in 350 copie.
Il film, che racconta lo scontro cruento e feroce tra due imprenditori americani, molto smart e palestrati, impegnati nel settore della droga leggera – Ben (Aaron Taylor-Johnson), pacifico e caritatevole buddista, e il suo migliore amico Chon (Taylor Kitsch), ex Navy Seal – e i sanguinari cartelli messicani ha, tra i molti protagonisti, anche John Travolta, Vinicio Del Toro e Salma Hayek. Proprio quest’ultima, oggi a Roma insieme al regista e a John Travolta per presentare ‘Le belve’, dice della droga: “La mia speranza è che questo film faccia capire che assumere droga non é solo un divertimento, uno svago, ma anche una grande responsabilità. Perché appena la si acquista forse qualcuno sta morendo per questo business. Il film è violento – aggiunge -, ma non è tanto la violenza del film che fa paura, ma quella che avviene nella vita reale”. Le belve del film? “E’ solo il titolo del romanzo di Don Winslow da cui è tratto questo lavoro – spiega Stone -. Ma è anche la realtà. Alla fine in questo film tutti diventano delle belve, emerge la belva in tutti i personaggi. Si tratta, alla fine, di sola sopravvivenza”.
La scelta del libro di Wislow “é nata perché – spiega il regista di Platoon – non ho mai letto un libro con tanta originalità, un poliziesco-thriller senza luoghi comuni. Con personaggi così bellicosi che fanno cose così orrende il tutto all’interno di noir luminoso”. Alla domanda come vede la gara alle presidenziali Usa dice: “Ho lavorato negli ultimi quattro anni a ‘La storia mai raccontata degli Stati uniti’ che uscirà in tv il 12 novembre in dieci puntate. In questo lavoro parlo anche di Obama. Che dire sulle presidenziali? Se vincesse Romney si tornerebbe indietro agli anni di Bush, se invece vince Obama resta un minimo di speranza”. Per John Travolta “questo film richiama lo stile di quelli di Sergio Leone”.
Mentre per quanto riguarda la sua professionalità dice con modestia:”dipendo dalla immaginazione degli scrittori. Io amo essere la musa di qualcuno, ma non sarei mai in grado di scrivere la metà di quello che in genere interpreto”. Infine, riconosce Stone, che in questo Le belve c’é molto del western: “amo i western perché hanno sempre a che fare con scelte morali. Si può dire che Le belve è un film western con tanto elicotteri che può ricordare quelli Sergio Leone”.
Le immagini della presentazione che si è svolta a Roma (LaPresse)