Sara Tommasi: “il film hard? Colpa degli alieni”
28 Giugno 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Sara Tommasi non può negarlo, il film porno c’è. Però, può spiegarne i motivi e, questa volta, ne ha trovato uno davvero… originale. Il Resto del Carlino afferma di aver ricevuto rivelazioni dalla Tommasi e che l’attrice e soubrette sostiene di aver avuto un incontro ravvicinato del quarto tipo. Gli alieni avrebbero, secondo il Resto del Carlino, impiantato un chip per trasformarla in una “macchina” per diffondere amore del mondo. Questa dunque la spiegazione delle apparizioni di Sara Tommasi priva di intimo o nuda in strada e nel web. Il racconto sugli alieni sarebbe stato confermato anche dal regista del film.
Sara Tommasi avrebbe detto al Resto del Carlino: “Alcuni giorni prima di entrare in questo ambiente ho avuto un contatto con entità aliene che mi hanno impiantato un microchip nel cervello con lo scopo di diffondere l’amore nel mondo. Due di loro sono stati sempre presenti di nascosto sul set”.
Anche il regista del film hard avrebbe confermato la versione della Tommasi: “In fase di montaggio mi sono accorto che nella scena girata nel bosco, in un frame, facendo molta attenzione, si nota apparire una figura scura che poi sparisce immediatamente dallo sfondo. Ricordo bene anche l’arrivo di un uomo vestito di nero all’inizio delle riprese, che affermava di essere il fotografo di scena, che poi però non ho più visto nel giro di pochi minuti”.
Il regista avrebbe raccontato: “Ho incontrato Sara alcune settimane fa a Milano, tramite Federico De Vincenzo il produttore del video, e titolare di un agenzia di spettacolo che l’aveva contattata per alcune serate in discoteca. Le sue parole sul microchip mi hanno sorpreso, ma non gli ho dato importanza più di tanto. Senonché, il giorno prima delle riprese, Sara mi ha telefonato alle cinque del mattino, e mi ha raccontato di aver avuto di nuovo la visita, nel cuore della notte, di queste entità aliene che le hanno comandato di effettuare le riprese entro il giorno seguente, cosicché siamo stati costretti a girare il film tutto di corsa”.