Torino, la donna che alleva “maiali da compagnia” FOTO
21 Ottobre 2014 - di lbriotti
TORINO – A Vigone in provincia di Torino, Federica Trivelli ha aperto un piccolo “allevamento di maiali da compagnia”. Il primo le fu regalato per il compleanno nel 2009. Oggi, nella sua fattoria che ospita animali che provengono da sequestri giudiziari o da allevamenti non a norma, ne ospita una ventina. L’allevamento è stato ribattezzato “La piccola fattoria degli animali” ed è nato con lo scopo di far conoscere i maiali “al di fuori del piatto”. “Sono ottimi animali da compagnia”, spiega Federica.
La storia la racconta La Stampa con un articolo apparso nei giorni scorsi
“Ma a differenza dell’incubo Orwelliano, qui i maiali sono tutt’altro che malvagi. I cattivi sono piuttosto gli uomini: i suini arrivano quasi tutti da sequestri giudiziari. «Sono stati maltrattati o vengono da allevamenti non a norma, dove vengono uccisi senza essere storditi come prevede la legge» dice Federica Trivelli, segretaria di uno studio d’architettura torinese che dell’amore per i maiali ha fatto una ragione di vita. «Spesso sono feriti e vengono rimessi in sesto dai veterinari. Non sempre sopravvivono»”.
“Dai magneti del frigo a forma dei tre porcellini ai salvadanai, in casa di Federica i suini sono rappresentati dappertutto. E nella fattoria, autofinanziata, ha deciso di costruire un paradiso per loro, oltre che per cinque cani e dieci gatti. «Qui i maiali, riuniti in branchi, possono “grufolare”, cioè scavare, liberi nella terra». Il suo sogno è di «farli conoscere anche fuori dal piatto, sono molto intelligenti e socievoli, possono essere ottimi animali da compagnia». Ed essendo la fattoria di sua proprietà, nessuno potrà sfrattare i maiali. Nelle sue intenzioni, qui passeranno tutto il ciclo di vita, che può durare fino ai dodici anni. Federica è affiancata da un team di volontari. Insieme vogliono dare vita a un’associazione, sognano di portare i bambini delle scuole in visita. La sua non è una battaglia per soli vegetariani: «In tanti anche “carnivori” sono incuriositi e sorpresi da questi animali»”.
“I maiali vanno dai 50 chili ai 4 quintali, ci sono quelli classici rosa e quelli neri, incrocio coi cinghiali. Ognuno di loro ha un nome, Ginger, Ercole, Zorro, con significati diversi. «Se chiamati rispondono: ogni loro grugnito vuol dire qualcosa» assicura Federica. C’è Yoda, dato per spacciato e invece scampato alla morte come il personaggio di Guerre Stellari, Kibo, che significa speranza in giapponese, Ginger, che si muove come una ballerina. Federica ha già scelto il nome del prossimo: «Si chiamerà Spartacus, come il gladiatore che guidò la rivolta degli schiavi»”.