Yves Klein: in mostra a Genova per la prima volta
21 Maggio 2012 - di marina_cavallo
GENOVA – Yves Klein morì il 6 giugno del 1962 in Costa Azzurra, aveva solo 34 anni ma la sua breve stagione era stata sufficiente a farne artista fondamentale del dopoguerra. Fu lui ad aprire la strada alla performance art, al minimal ed anche alla pop art. Lui a mettere in scena il corpo, l’azione, il movimento e ad assimilarli all’arte visiva. Oggi le sue opere sono tra le più richieste sul mercato dei grandi collezionisti.
Proprio nelle settimane scorse: FC1 (Fire Color 1), una tela mitica dal 1962 (un concentrato delle invenzioni emblematiche dell’artista, vale a dire l’antropometria, la pittura di fuoco, la monocromia blu), realizzata poche settimane prima della sua scomparsa è stata venduta all’asta a New York per 36,4 milioni di euro.
Il judo e il teatro sono gli elementi dell’opera di Klein su cui hanno puntato l’attenzione i curatori di questa mostra evento che si apre a Genova a Palazzo Ducale il 6 giugno 2012, giorno in cui ricorrono i 50 anni dalla morte di Yves Klein.
Yves Klein affascinato dalla sensualità del corpo e dal suo movimento lo mette in scena di ritorno dal suo viaggio di studio in Giappone. Dopo aver sorpreso, incantato e scandalizzato l’Europa e l’America con opere d’arte realizzate come performance teatrali, giunge al concetto di superamento dell’arte.
La mostra di Genova, che si apre in concomitanza con l’anniversario della scomparsa dell’artista, centra i riflettori sul performer Klein, e su quella disciplina del judo dalla quale rimarrà sedotto dopo un viaggio in Giappone. La sensualità del corpo che si muove come danzando sul tatami fu l’ennesima provocazione di questo artista che già aveva scandalizzato Europa e America con opere d’arte realizzate come performance teatrali.
Ad affrontare questa, ancora poco indagata, “vita sul tatami” di Yves Klein: Sergio Maifredi, uomo di teatro e cintura nera di judo; Bruno Corà, critico d’arte che ha raccontato l’artista nelle più importanti esposizioni a lui dedicate in Europa; Daniele Moquay, fondatore degli Archivi Klein a Parigi.
In mostra documenti, oggetti, immagini e video testimonianze inedite provenienti dagli Archivi klein di Parigi e da gallerie private oltre ad alcune opere di Rotraud Uecker, sua moglie.
Klein, artista dalla sfaccettatissima personalità, fu anche compositore. Così nella Cappella di Palazzo Ducale si ascolterà la Sinfonia Monotòna scritta da Klein su una sola nota ripetuta per 24 minuti, seguiti da altrettanti minuti di silenzio.
Yves Klein: Judo e Teatro Corpo e Visioni –
Genova Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
6 giugno/26 agosto 2012
A seguire uno spezzone tratto dal film Yves Klein: The Blue Revolution diretto da François Lévy-Kuentz