Ann Romney alla conquista dei Repubblicani
29 Agosto 2012 - di lbriotti
TAMPA (FLORIDA) – “Stasera voglio parlarvi dal profondo del mio cuore, su una cosa che non ci divide, ma unisce tutta la famiglia americana. Che ci fa stare insieme nei momenti belli, e ci dà speranze nei tempi bui. Sono qui perché voglio parlarvi di amore”.
Ann Romney conquista la platea dei delegati repubblicani alla Convention di Tampa, al suo primo discorso ufficiale della sua vita. Un intervento centrale per la carriera del marito, che ha lo scopo cruciale di ‘umanizzare’ la sua figura di miliardario, considerato troppo freddo per conquistare la Casa Bianca.
Ann punta a cancellare l’immagine stereotipata di moglie di un miliardario, lontana dalla vita reale delle donne americane medie, che da tempo i democratici le hanno cucito addosso. Per questo parla della sua storia d’amore con Mitt, dei figli e anche delle sue malattie: “Quando ci siamo incontrati ci siamo subito innamorati. E subito decidemmo che avremmo fatto di tutto per vivere tutta la vita assieme. Da qualche parte – aggiunge – ho letto che il nostro matrimonio è una roba da libro di fiabe…Beh, il libro che ho vissuto è stato fatto da lunghi pomeriggi piovosi passati a casa a badare a cinque figli che urlavano tutti assieme. E in questo tipo di libri non ci sono capitoli dedicati alla sclerosi multipla o al cancro al seno”.
Altro che matrimonio da favola, incalza Ann. “Il nostro è stato un matrimonio vero. Quello che Mitt ha fatto nella sua vita è stato sempre aiutare gli altri. Senza mollare mai. E’ questo l’uomo di cui l’America ha bisogno. Uno che lavora più duro degli altri per risolvere i problemi. Non so cosa può succedere nei prossimi 4 anni – conclude Ann – ma quello che posso fare è stare qui come moglie, madre e nonna, un’americana che oggi si assume davanti a voi un impegno solenne: questo uomo non fallirà, non ci deluderà, sarà capace di riportare in alto l’America”.