Arabia Saudita, donne elette nei consigli comunali: è la prima volta
14 Dicembre 2015 - di lbriotti
TOBRUK (ARABIA SAUDITA) – L’Arabia Saudita, ultimo Paese al mondo ad aprire il suo sistema elettorale al voto femminile, ha eletto per la prima volta delle donne nelle elezioni comunali. Si tratta di una storica apertura ai diritti delle donne in Arabia Saudita, dove sabato 12 dicembre, per la prima volta nel Paese, anche le elettrici hanno potuto votare e candidarsi alle elezioni comunali. La concessione decisa lo scorso agosto, ha permesso alle donne di essere elette nei governatorati di Tobruk, La Mecca e Ihsaa.
Salma è la una donna tra queste. Dopo di lei è stata annunciata dalle autorità saudite la vittoria di altre 19 donne, ma alla fine dello spoglio delle schede il numero delle elette potrebbe anche essere più alto. E quello che nei paesei occidentali sarebbe considerato un “piccolo” risultato, rappresenta una grande vittoria per l’elettorato femminile di un paese in cui alle donne è imposto l’obbligo di coprirsi completamente in pubblico, è vietato guidare un auto e, per quanto riguarda tutte le cose più importanti della loro vita come matrimonio, viaggi e istruzione, sono sottoposte al volere dei maschi della famiglia.
La “rivoluzione” elettorale non è stata comunque indolore: alle candidate è stato vietato farsi fotografare per farsi conoscere dagli elettori ed è stato proibito fare comizi elettorali pubblici di fronte agli uomini. Un “contentino” l’hanno comunque avuto: per incentivarne l’affluenza alle urne è stato loro offerto il taxi gratuito per recarsi ai seggi. Salma e le altre donne elette provengono dalle località più disparate dell’Arabia Saudita, dalle grandi città ai piccoli villaggi. E proprio in uno sperduto villaggio chiamato Madrakah, a circa 150 chilometri a nord della Mecca, il luogo più sacro dell’Islam, è stata eletta Salma bint Hizab al-Oteibi superando sette uomini e due donne (foto Ansa).