L’ira di Grillo: Schifani peste bubbonica, Grasso raffreddore”
18 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Le critiche di Beppe Grillo contro tutto e tutti non cennano a voler diminuire. Sul nuovo post è stata deliberatamente criticata, questa volta, la figura dell’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, eletto a Presidente del Senato grazie anche ad alcuni voti dei Parlamentari del M5S.
Così Beppe Grillo non esita ad urlare al “tradimento” sul suo blog, e vomita critiche al PD e a Grasso: “La scelta tra Schifani e Grasso era una scelta impossibile. Si trattava di decidere tra la peste bubbonica e un forte raffreddore. La coppia senatoriale è stata decisa a tavolino dal pdl e pdmenoelle. I due gemelli dell’inciucio sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto. I capricci di Monti che voleva diventare presidente del Senato, ma e’ stato costretto a prolungare il suo incarico di presidente del Consiglio e per ripicca aveva minacciato di votare Schifani era una pistola scarica”.
Poi il comico continua: “Non si può disattendere un contratto. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola data per una questione di coerenza e di rispetto verso gli elettori” e si appella nuovamente al “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” “sottoscritto liberamente da tutti i candidati”, ricorda, e che “al punto Trasparenza” prevede: “Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S”.
Per Grillo, “i giochi erano già fatti per mettere in difficoltà il MoVimento 5 Stelle. Qualcuno, anche in buona fede, ci è cascato. Lo schema si ripeterà in futuro. Berlusconi proporrà persone irricevibili, il pdmenoelle delle foglie di fico. Il M5S non deve cadere in queste trappole. Comunque, il problema non è Grasso. Se, per ipotesi, il gruppo dei senatori del M5S avesse deciso di votare a maggioranza Grasso e tutti si fossero attenuti alla scelta, non vi sarebbe stato alcun caso”.
In altre parole, “in gioco non c’è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S”.