Beppe Grillo: “Alle finanze voglio mamma di 3 figli che non ha fatto fallire famiglia”
16 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Beppe Grillo ha ripreso il suo “Tsunami Tour”, dopo che il governo ha dato lo stop alle liste-civetta, per le quali Grillo aveva anche minacciato di ritirarsi dalle elezioni.
E torna più agguerrito che mai, iniziando a vagliare ipotesi sulla sua squadra di governo: “Voglio una mamma di tre figli, che non ha fatto fallire la sua famiglia, come Ministro delle Finanze. Una che sa cos’è l’economia, non come i bocconiani…”.
Poi, in quel di piazza La Pera a Pisa, propone il suo “patto con gli italiani”: “Vi propongo un sacrificio di cinque anni. Il mio programma è questo: tutti insieme per 5 anni suderemo sangue, ma lo facciamo tutti insieme e allora invece di prendere i soldi dal basso cominciamo a prenderli dall’alto. Iniziamo a prenderli dal presidente della Repubblica che cosa 240 milioni di euro l’anno”. Poi boccia l’Imu: “La prima casa è sacra – dice – Va abolita e i soldi li porti non spendendo 2,2 mld per la Tav che non serve: li recuperi dagli armamenti”.
“La politica – prosegue – è semplice. Lasciateci andare dentro con gente normale”. Poi, lancia la miccia: “Come ministro delle Finanze – provoca – io voglio una signora che ha tirato su tre figli. Voglio una signora che non ha fatto fallire la sua famiglia. Queste persone sanno cos’è l’economia, non i bocconiani” riferendosi aquelli come Mario Monti.
Beppe Grillo non rinuncia ad attaccare anche Servizio Pubblico che, a suo dire, nella puntata con il Cavaliere era perdente già in partenza: “Vedere Santoro che va ospite in una trasmissione di Berlusconi, sono rimasto allibito. Chi è uno contro tutti ha già vinto dal punto di vista della comunicazione”.
Monti si è sfiduciato da solo: “E’ un curatore fallimentare e ora vuole modificare il redditometro. Ma l’ha fatto lui, se vuole cambiarlo perché ha deciso di farlo?”
Berlusconi? “È solo un ologramma, un fantasma”.
Poi, continua: “Vogliamo un’idea di economia, vogliamo che nessuno si ammazzi più perché perde il lavoro, vogliamo che nessuno si ammazzi più perché lavora. Dobbiamo rimettere al centro la piccola e media impresa e l’abbiamo già fatto. I grillini del Parlamento siciliano faranno microcredito con i soldi che si sono tagliati dallo stipendio”.
“Per non parlare dei nostri giovani e del loro futuro – ribadisce, alzando il tono – hanno il diritto di trovare un lavoro, ma un lavoro che gli piaccia che li rappresenti e soprattutto che sia retribuito. Il crescente malcontento ci fa dimenticare che il lavoro è una parte importante della nostra vita ma non può essere la nostra vita”.
Poi, uno dei grandi desideri di Grillo: veder chiudere e fallire Equitalia e vedere rinascere la piccola e media impresa italiana: “Vorrei che le aziende estere aprissero le loro sedi in Italia e non viceversa. Basta con la fuga dal nostro paese”.
“Il made in Italy? Fanno solo assemblaggio“. Come l’olio di oliva che invece di essere valorizzato in Italia, è importato dagli altri paesi. In concreto, dice il leader del M5S, “Vogliamo uno Stato che si riprenda le concessioni autostradali, invece di dare un miliardo e trecento milioni ai Benetton. Io voglio le concessioni dell’Enel”.
Per quanto riguarda invece una sua eventuale presenza in tv, ribadisce: “Non ho più voglia di confrontarmi in tv, con chi devo confrontarmi? Per me queste persone sono fuori dalla storia, non sanno nulla”.