Donatella Galli (Lega) offende meridionali su Facebook? Lei: “Scherzavo”
9 Novembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Donatella Galli consigliere leghista, è finita nella bufera per alcuni commenti contro i meridionali pubblicati su Facebook.
I punti fermi sembrano essere questi:
1 – Donatella Galli riconosce di essere l’autrice dell’invocazione ai vulcani che facciano sparire il Meridione d’Italia sotto il mare; lo fa in una intervista telefonica a La Zanzara su Radio 24, nella quale minimizza e riduce il tutto a una “barzelletta”, qualche parola di cattivo gusto sotto una fotografia trovata su internet.
“Una barzelletta stupida quanto vuole, però una barzelletta, stupida battuta, sono io la prima a dire che è pero una battuta, Avevo preso il disegno, su internet, mi sembrava buffo, e commentato con forza Etna forza Vesuvio forza Marsili, per me una barzelletta. Se mi dite che era troppo pesante, non ha fatto ridere va be’ puo anche darsi, del resto se lei racconta a una suocera una barzelletta sulle suocera questa qui s’arrabbia”.
Poi invece “qualcuno ci ha messo del suo” ed è cominciata la baraonda.
2 Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini prende posizione e annuncia “querele per i falsi su internet”, ma, attenti, non sul disegno che ha scatenato la polemica, dove si vede il Meridione sott’acqua, se la prende solo con le immagini che accostano i simboli della Lega a un forno crematorio. In altre parole, tutela l’immagine del partito ma prende le distanze dalla Galli.
Il post con la foto della Galli, i simboli della Lega e il forno sarebbe, secondo Salvini come secondo la Galli, un fotomontaggio frutto di una oscura manovra. La Galli afferma: “declino qualsisi responsabilità perché io non le ho fatte, sto cercando di capire da che parte arrivino”.
3. Il mistero di Facebook: stando alle parole di Donatella Galli è poco più di un colabrodo. Infatti la Galli nega di avere tolto lei il post dalla sua bacheca, ma lo avrebbe fatto qualcuno a sua insaputa: non lo ha rimosso lei, afferma la Galli nell’intervista, è “sparito a un certo punto dalla mia bacheca, non c’è più stato”.
Ma nel web non tutti sono convinti, tant’è che le polemiche infuriano ancora.