Elezioni in Sicilia: vince l’astensionismo. Affluenza solo al 48%
29 Ottobre 2012 - di Claudia Montanari
PALERMO – Benchè i primi dati exit poll basati sulla città di Palermo vedano in testa il candidato del Movimento 5 Stelle Gancarlo Cancelleri, con la quota più alta di voti al 27,46%, il vero partito che è uscito “vittorioso” dalle elezioni in Sicilia per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale, è quello dell’ astensionismo. Alle ore 22 di ieri infatti, alla chiusura delle urne, nei 390 comuni siciliani nei quali si è votato, l’affluenza è stata del 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori.
Con un astensionismo del 52,58 per cento.
Il dato è allarmante, se si pensa anche che nelle elezioni del 2006 quando le urne, come adesso, rimasero aperte solo di domenica, votò il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%.
Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (Catania) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (Caltanissetta) con il 20,68%.
La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%. Lo spoglio delle schede inizia in questi minuti.
In ordine, dopo Giancarlo Cancellieri, gli exit poll vedono Nello Musumeci (Pdl e altri) con il 23,35%, Rosario Crocetta (Pd e sinistra) con il 21,4%, Gianfranco Micciché (Grande Sud, Fli, Partito dei siciliani), con il 14,24% , e Giovanna Marano ( Sel e Idv) col 9,76%.