M5S non vuol far partire il governo: “Voteremo no alla fiducia”
27 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – ”Non esiste l’ipotesi di governissimo, non per preclusione verso la destra ma perché metteremmo un coperchio sopra la pentola a pressione del cambiamento”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani nel corso delle consultazioni con il M5S in diretta streaming. Con la destra ”siamo forze politiche troppo distanti, finiremmo per paralizzarci a vicenda. Quindi non è possibile e non si farà”, sottolinea il segretario Pd.
“Voi siete grandi protagonisti di questo cambiamento ma non avete l’esclusiva – ha sottolineato -. Anche il mio partito” sente questa esigenza. “Quello che abbiamo fatto e quello che faremo non è per mettere in imbarazzo uno o l’altro, ma perché noi sentiamo questa esigenza di cambiamento”.
“Siamo tutti parlamentari – ha continuato – e abbiamo tutti davanti la necessità di rispondere all’esigenza del nostro Paese. C’è da dare un governo al Paese”.
Intervenire sugli “stipendi dei parlamentari equiparandoli a quelli dei sindaci”, fare una “legge su partiti che riveda i finanziamenti ma non solo quelli”. Non solo. “Tutte le norme che possono riguardare una terapia d’urto contro la corruzione, l’antimafia, antireciclaggio: ce le ho pronte”. Anche “sul conflitto d’interesse. Ce le ho pronti questi provvedimenti, lo posso fare”, ha assicurato Bersani.
Crimi ha chiarito che appoggiare un governo Bersani vorrebbe dire “dare una fiducia in bianco, un atto forte in cui si danno le condizioni per la costruzione di una maggioranza stabile. Noi, anche per il mandato che ci hanno dato gli elettori”, da cui arriva “un messaggio quasi unanime di non dare fiducia in bianco, non ce la sentiamo davvero di poterci fidare. Vogliamo le prove”.
Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, si è rivolta con una battuta a Bersani: ”Mentre la ascoltavo mi sembrava di sentire una puntata di Ballarò…”. Il premier pre incaricato aveva appena finito di illustrare ai grillini la sua ipotesi di ‘doppio registro’, vale a dire governo su alcuni punti e sulla Convenzione per cambiare la Costituzione.
Oggi ultimo giro di consultazioni per il presidente incaricato. Dopo l’incontro con il M5S Bersani vede alle 12 l’Upi-Unione province d’Italia e alle 12,45 con il gruppo Fratelli d’Italia. Gli incontri proseguiranno nel pomeriggio con il gruppo Autonomie Senato alle 15, alle 15,30 con il gruppo Misto Camera dei deputati, alle 16,15 con l’Unione di Centro, alle 16,45 gruppo Sel Camera dei deputati e infine alle 17,15 gruppi Pd Camera e Senato. Poi domani o al più tardi venerdì Bersani tirerà le somme con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Fonte: Adnkronos