Primarie PD, ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Mattei Renzi: è sfida
26 Novembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Grande sorpresa ieri per le primarie del Pd, che hanno visto un’altissima (e quasi inaspettata) affluenza alle urne, tanto da obbligare gli organizzatori a non chiudere i seggi alle 20 in punto come previsto. Stando ai dati forniti dal comitato organizzatore, a votare sono state complessivamente 3.5 milioni di persone.
A mezzanotte i risultati erano ancora parziali, unico dato certo? Il ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Il segretario del Pd, secondo i dati ufficiali, ha ottenuto il 44,9% delle preferenze alle primarie del centrosinistra. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi si è attestato al 35,5%, Nichi Vendola al 15,6%, Laura Puppato al 2,6% e Bruno Tabacci all’1,4%.
Domenica prossima Bersani e Renzi si “giocheranno” la candidatura a palazzo Chigi.
Intanto, prevale un certo “fair play” tra i due sfidanti. Bersani che manda un abbraccio a Renzi. Il sindaco che chiama due volte l’applauso per il segretario al suo comitato fiorentino. Sebbene Renzi non abbia mancato di rimarcare fino all’ultimo alcune critiche. La solita sulle regole. E poi l’insinuazione sui pochi seggi a Firenze, città in cui il sindaco è favorito, per creare appositamente ostacoli.
Matteo Renzi ha dichiarato: ”I risultati sono molto positivi, e sono particolarmente contento del clima. Ora bisogna andare a convincere i delusi del centrodestra, che possono essere coinvolti da noi”.
”I dati sono tutti da leggere”, spiega lo sfidante di Bersani, ”stiamo molto bene a Vicenza e perdiamo nettamente in Calabria. Ma quando fai i ballottaggi riparti da capo, è tutta una partita da vedere”.