Sabina Guzzanti “diffamò Mara Carfagna”: le dovrà pagare 40mila euro di danni morali
9 Ottobre 2012 - di luiss_vcontursi
ROMA – Per quelle frasi “hot” contro l’ex ministro Mara Carfagna, Sabina Guzzanti è stata condannata per diffamazione e al pagamento di 40mila euro per danni morali. Il tutto per le frasi pronunciate durante il “No Cav Day” di piazza Navona, a Roma, nel 2008. Durante quella manifestazione la Guzzanti, intonando uno stornello, disse: “Osteria delle ministre, le ministre son maestre e se a letto son portento figuriamoci in parlamento, dammela a me Carfagna, pari opportunità”. Poi continuò alludendo a presunte telefonate hot tra l’esponente Pdl e Berlusconi e disse: ”A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi. Ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché t’ha succhiato l’uccello, non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità perché è uno sfregio”.
Ora il giudice di Roma ha deciso che le frasi della Guzzanti sono diffamatorie. Per il Tribunale “in relazione alla gravità dell’offesa e della diffusione pubblica della medesima” e per “aggressione gratuita a personaggio pubblico” la Guzzanti dovrà adesso versare 40 mila euro a Mara Carfagna per danni morali.
Le motivazioni della condanna. Per la giustizia capitolina, insomma, “In relazione alla gravità dell’offesa e della diffusione pubblica della medesima” e per “aggressione gratuita a personaggio pubblico” la Guzzanti dovrà adesso versare 40 mila euro a Mara Carfagna. Quarantamila euro per danni morali.
“E’ una sentenza che si commenta da sola – dice Mara Carfagna – Mi limito solo a dire che la sentenza ha stabilito due principi fondamentali. Il primo è che le intercettazioni di cui si parlava non esistono. Il secondo: la satira non può dileggiare l’onore e la reputazione di un personaggio pubblico”.