Silvio Berlusconi: “Lo spread? Agli italiani non deve importare nulla”
11 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Lo spread? Non ha importanza. In fondo non è la prima volta che Silvio Berlusconi fa questa affermazione. Così, ospite ad “Unomattina”, ribadisce: “Gli italiani non devono importarsene dello spread. Quello che deve importare è l’interesse che lo Stato deve pagare sui titoli di emissione, che è al 4,30 o qualcosa del genere. Se ci sono 5 punti di distanza costa di più il denaro anche per le nostre imprese e quindi non si può andare a lungo con una situazione del genere, ma a questi livelli qua non ce ne può importare di meno dello spread”.
Il leader Pdl è poi tornato a parlare dei condoni. ”Fanno pagare le tasse a chi non le aveva pagate, costringono quelle persone a diventare dei contribuenti da quel momento in poi”.
Non perde occasione per parlare della sinistr: “Le posizioni della sinistra sono assolutamente demagogiche e non fondate sulla realtà. I condoni fanno pagare le tasse a chi non le aveva pagate, quindi fanno emergere delle situazioni su cui lo Stato perdeva dei soldi importanti per la gestione delle sue spese e costringono queste persone a diventare contribuenti da quel momento in poi. Invece la sinistra non fa che far pagare le tasse ai contribuenti onesti che le hanno sempre pagate”.
“Se faremo una profonda riforma fiscale, che porti le tasse dalle persone alle cose – ha poi ribadito l’ex premier – allora ci sarà il condono tombale, che comunque non è nei nostri programmi”. Quanto al condono edilizio, “non ho parlato in maniera impegnativa”.
Alcune parole anche per il Festival di Sanremo: “Non vorrei che il Festival di Sanremo, che è il festival della canzone italiana, diventasse il Festival dell’Unità, come sembra sentendo ciò che viene programmato dai vari protagonisti. Se davvero il festival della canzone italiana potesse diventare un festival dell’Unità, io credo di poter dire con sicurezza che la Rai non avrebbe più il pagamento del canone da almeno il 50 per cento dei cittadini italiani”.
“Trovo che la decisione della Rai sia stata sbagliata- ha ribadito -, non ci voleva niente a spostarlo di due settimane dopo le elezioni”.
Parla anche di Crozza: “Non temo Crozza, anzi lo giudico molto bravo, molto simpatico, estremamente intelligente e mi diverto quando fa le sue caricature, anche quando fa la mia caricatura, molto azzeccata”.