Bambini: essere vittime di bullismo lascia “trauma” nel Dna
27 Dicembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Non solo sul proprio carattere: essere vittime di bullismo da piccoli lascia un’impronta “indelebile” anche sul Dna, modificando l’attività di geni importanti per la regolazione dell’umore e implicati nello sviluppo di disturbi depressivi.
A dimostrarlo è una ricerca condotta presso i Centre for Studies on Human Stress (CSHS) all’ospedale Louis-H. Lafontaine e Università di Montreal da Isabelle Ouellet-Morin. Pubblicato sulla rivista Psychological Medicine, il lavoro ha coinvolto 28 coppie di gemelli identici analizzati a più riprese (a differenti età) e soprattutto prima e dopo che uno dei due fratelli rimanesse vittima di atti di bullismo.
Poiché i gemelli identici hanno identico Dna e poiché vivono nello stesso ambiente familiare, le differenze a livello genetico possono essere imputate a esperienze differenti che i due fratelli fanno, ad esempio a scuola o comunque fuori casa.
Ouellet-Morin, che da tempo studia l’impatto del bullismo sulla salute dei bambini, ha controllato il gene SERT, che codifica per il trasportatore del neurotrasmettitore serotonina, la ‘molecola del buon umore’. Nel fratello vittima di bullismo questo gene presenta delle modifiche strutturali che ne condizionano l’attività, rendendo meno efficiente l’effetto positivo della serotonina sull’umore. Secondo quanto riferito all’ANSA da Ouellet-Morin le modifiche a carico del gene Sert compaiono solo dopo che il bambino è stato vittima di bullismo quindi sono imputabili a tale esperienza negativa. Adesso l’esperta sta continuando a monitorare il campione di gemelli nel tempo per vedere se dette modifiche genetiche possano rendere inclini a disturbi depressivi i bambini vittime di bullismo.
Fonte: Ansa