Depressione post partum, la terapia on line può aiutare le madri
13 Settembre 2021 - di Silvia_Di_Pasquale
Anche solo una sessione di terapia online di un giorno può aiutare a curare la depressione postpartum, come evidenzia uno studio condotto dagli scienziati della McMaster University.
I ricercatori hanno condotto i workshop online per 403 madri che ne soffrivano tra aprile e ottobre dello scorso anno, al culmine della pandemia.
L’autore principale Ryan Van Lieshout ha affermato che il 20% di tutte le madri soffre di PPD, ma solo una su dieci riceve un trattamento basato sull’evidenza.
“Abbiamo scoperto che i workshop hanno portato a riduzioni clinicamente significative della PPD e dell’ansia, nonché miglioramenti nel supporto sociale, nelle relazioni madre-bambino e nel temperamento infantile”, ha affermato Van Lieshout.
“Le donne che hanno partecipato al workshop avevano quattro volte più probabilità di sperimentare un miglioramento clinicamente significativo della depressione post partum rispetto a quelle randomizzate al gruppo di controllo”.
“Una madre su tre è stata colpita da depressione postpartum durante la pandemia e questa è la prima volta che qualcuno ha dimostrato che può essere trattato online in un solo giorno”.
Come si svolgeva la seduta di terapia per le neo mamme.
La terapia è stata portata avanti tramite Zoom e includevano esercizi di gruppo e giochi di ruolo.
Si è lavorato sui pensieri difficili e le strategie per aiutare a cambiare i comportamenti al fine di migliorare umore e ansia.
“Speriamo che i responsabili politici prendano nota e considerino come questo potrebbe svolgere un ruolo importante nei modelli graduali di cura per la PPD”, ha affermato Van Lieshout.
Tra il 10 e il 15 per cento delle neo mamme in Italia soffre di depressione post partum nei primi tre mesi dalla nascita del loro figlio.
Una percentuale, questa, che si traduce tra le 50 e le 100mila donne ogni anno. Meno del 50% di chi è colpita da questo disturbo chiede aiuto e sostegno (Dati Kairos Donna 2018). Foto di Cindy Parks da Pixabay.