Donne gentili sul lavoro guadagnano meno di quelle “dominanti”
23 Novembre 2016 - di Mari
TEL AVIV – La gentilezza sul lavoro non paga: le donne più amabili guadagnano meno di quelle assertive. Che comunque guadagnano sempre meno degli uomini, gentili o assertivi che siano. E’ l’amara conclusione di uno studio condotto dai ricercatori delle università israeliane di Tel Aviv e Haifa e di quella olandese di Tilburg pubblicato sulla rivista The Journal of Work and Organizational Psychology, che mostra come donne dominanti, assertive e grintose hanno compensi migliori rispetto alle colleghe di pari livello ma più ‘concilianti’.
I ricercatori hanno esaminato 375 uomini e donne scelti a caso tra i dipendenti di una multinazionale olandese di elettronica. Li hanno quindi valutati sulla base di criteri oggettivi, come istruzione, reddito e livello lavorativo, e di criteri soggettivi, come l’autovalutazione della loro formazione in rapporto alla posizione realmente ricoperta.
Come ha sottolineato il professor Michael Biron del Dipartimento di Economia Aziendale presso l’Università di Haifa, “abbiamo scoperto che le donne sono obiettivamente penalizzate, ovvero investono di più di quello che ricevono e sono ricompensate meno dei colleghi uomini”. Ma più ‘dominante’ una donna è al lavoro, meno è probabile che sia penalizzata. Inoltre questo schema si ritrova anche nel mondo maschile. Tuttavia, aggiunge Renee De Reuver dell’Università di Tilburg, “anche la donna più ‘dominante’ guadagna meno di un collega uomo ‘gentile'”.
Quanto alle professioniste più garbate e amabili, guadagnano meno di quello che meritano, ma non se ne rendono conto. “Razionalizzano la situazione – conclude Sharon Toker dell’Università di Tel Aviv – rendendo più difficile la probabilità di fare richieste appropriate per una parità di retribuzione in busta paga”.