GENOVA – Chi dorme forse non piglia pesci, ma di sicuro aiuta la propria memoria. Perché il sonno consolida i ricordi. Già in passato alcuni studi aveva affrontato l’argomento. L’ultima conferma è italiana e arriva dal Dipartimento Neuroscience and Brain Technologies dell’Istituto Italiano di tecnologia di Genova.
I ricercatori italiani hanno individuato i neuroni che permettono la regolazione delle onde cerebrali lente prodotte durante il sonno.
Attraverso l’analisi della corteccia cerebrale i ricercatori hanno scoperto un sottogruppo di neuroni situato negli strati profondi della corteccia che sottendono alla regolazione delle onde lente, attività elettrica del cervello umano durante il sonno profondo.
Proprio queste oscillazioni lente nel sonno sono fondamentali per il consolidamento della memoria e per il miglioramento di diverse capacità cognitive.
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