L’eccitazione sessuale? Ci rende meno “schifettose”. Lo rivela uno studio
18 Settembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – I cattivi odori durante il sesso non solo non vengono assimilati come disgustosi, ma addirittura posso risultare come stimolanti. È questa la conclusione raggiunta da uno studio condotto da due psicologi olandesi e pubblicato su “PLos One”.
Il fatto è che, a pensarci bene, il rapporto sessuale spesso implica odori e “fluidi”, come il sudore o lo sperma, che in condizioni normali potrebbero essere definite come disgustose, ma durante il rapporto possono diventare stimolanti: dipende tutto dal nostro grado di eccitazione sessuale.
Lo studio ha preso in considerazione un campione di 90 donne divise in tre gruppi: uno sottoposto a uno stato di eccitazione sessuale attraverso la visione di materiale erotico per target femminile, un gruppo non sottoposto a stimoli eccitanti e un gruppo di controllo.
Alle donne è stato poi chiesto di svolgere alcuni compiti “schifettosi” come pulirsi le mani con un fazzoletto usato, toccare un profilattico usato, lubrificare un vibratore o bere del succo di frutta in un bicchiere in cui vi era dentro un grosso insetto.
I ricercatori hanno così scoperto che le donne eccitate sessualmente trovavano meno disgustoso svolgere i compiti loro assegnati rispetto al gruppo di donne non sottoposte agli stimoli eccitanti.
Lo studio ha però preso un campione di sole donne, dunque non dimostra se anche per gli uomini possa valere lo stesso, ma l’ipotesi di partenza dello studio è che siano le donne le più “schifettose” per quanto riguarda i comportamenti sessuali.
La reazione di disgusto è un atteggiamento frutto dell’evoluzione, che ci porta ad evitare comportamenti che possano risultare pericolosi per la nostra salute (come appunto bere in un bicchiere in cui vi è un grosso insetto), ma molti scienziati spesso si sono chiesti perché lo stesso meccanismo non entri in gioco quando si tratta, per esempio, di scambiare saliva o altri fluidi durante un rapporto sessuale. Questo studio ha dimostrato dunque che esiste, in effetti, un collegamento tra la riduzione del nostro senso di disgusto e l’eccitazione.