Figlio preferito esiste, spesso è primogenito. Studio conferma
17 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – “Hai un figlio preferito?“. A questa domanda ogni genitore giurerebbe di no e nemmeno sotto tortura penserebbe di poter dire il contrario. E invece, secondo uno studio, il figlio preferito esiste. E di solito è il primogenito.
“I figli sono tutti uguali” è la frase ricorrente dei genitori, eppure diversi studi dimostrano il contrario, come quello svolto dai ricercatori dell’Università della California secondo cui addirittura il 70% dei genitori avrebbe un figlio preferito. Uno studio norvegese giustifica poi questa preferenza sostenendo che il primogenito abbia, per sua natura, un quoziente intellettivo superiore ed un fisico più forte. Proprio questo motivo e queste maggiori attenzioni da parte dei genitori, porterebbo il promogenito a realizzarsi meglio nella vita.
Ogni contesto famigliare è tuttavia a sè e per basarsi su questi studi bisogna tenere in considerazione diversi fattori. In alcui ambienti famigliari può infatti esserci un diverso rapporto tra genitori figli. È ricorrente anche il fenomeno secondo cui uno dei genitori si affezioni più all’altro figlio, quello più debole e indifeso. Esistono poi i casi delle famiglie allargate, in cui possono nascere delle preferenze evidenti poiché bisogna instaurare nuovi affetti con nuove persone.
Gli esperti sono tuttavia d’accordo nel segnalare che i favoritismi verso uno o l’altro figlio, anche involontari, possono danneggiare i figli che non sono i “preferiti” i quali, secondo diversi studi, possono soffrire del Less favored status, la sindrome dello sfavorito che provoca un senso di inideguatezza che difficilimente riusciranno a superare.
Non solo: gli esperti segnalano anche degli svantaggi dell’essere il figlio preferito, il quale può sentirsi appesantito e “soffocato” dalle aspettative e dalle attenzione del genitore e corre il rischio di andare verso una crescita troppo veloce.
Fonti: Net1News , D.repubblica,