LONDRA – Prevenire l’Alzheimer con un libro: se leggere non annulla i rischi del declino cognitivo, di certo li diminuisce.
Perché leggere fa bene non solo alla propria cultura e al proprio eloquio, ma anche al cervello. Grazie alla lettura, infatti, si stimolano molte aree del cervello altrimenti inattive, si riduce lo stress e si “tonifica” la mente.
Proprio grazie all’attivazione di molte aree del cervello leggere aiuta a prevenire il declino cognitivo e le malattie degenerative come la demenza o l’Alzheimer.
In un periodo di particolare stress, poi, leggere aiuta anche rilassarsi, a staccare con la realtà e con i problemi quotidiani: come dimostrato in diversi studi, bastano sei minuti di lettura per dimezzare lo stress.
E tutto questo non lo dice una casa editrice o qualche fanatico dei libri, ma uno studio condotto dalla neuroscienziata Susan Greenfield, che ha studiato gli effetti benefici della lettura in particolare sui bambini.
Proprio nelle favole raccontate ai più piccoli, la presenza di una struttura solida costituita da un inizio, uno svolgimento e una fine incita il cervello a pensare in sequenza, ordinando i concetti con collegamenti di causa-effetto.
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