Mangiarsi le unghie? E’ anche un buon segno. Ecco perché
17 Marzo 2015 - di Mari
ROMA – Ti mangi le unghie? Non è un brutto segno, anzi. Una ricerca dell’Università di Montreal, in Canada, ha scoperto che all’origine di questo comportamento quasi compulsivo, apparentemente non proprio piacevole, c’è il perfezionismo, il desiderio di fare sempre le cose nel modo migliore e di raggiungere sempre gli obiettivi più alti.
In altre parole, spiegano gli studiosi autori della ricerca, chi si mangia le unghie, ma anche chi si attorciglia continuamente i capelli attorno alle dita, spesso è una persona che non riesce a rilassarsi né a compiere le attività quotidiane a un passo normale, ma va sempre oltre.
Certo, questo ha anche un aspetto negativo: i perfezionisti, infatti, sono facili all’impazienza, all’insoddisfazione e anche alla frustrazione, quando non raggiungono i propri obiettivi o quando si scontrano con lentezze della vita quotidiana che impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi.
“L’effetto positivo di queste abitudini sono lo stimolo e una maniera (sbagliata) di regolare le proprie emozioni”, ha spiegato Kieron O’Connor, il direttore della ricerca, all’Huffington Post americano.
“Ciò che fa scattare questa abitudine è soprattutto la frustrazione, ma anche l’impazienza, e questi gesti fungono da sostituti di una azione più costruttiva”.