Natale, rischio depressione più elevato. Ecco perché
16 Dicembre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
Il Natale è uno dei momenti più magici dell’anno. Gioia, serenità ed entusiasmo sembrano avere la meglio su tutte le altre sensazioni. Ma non per tutti è così, anzi, l’atmosfera natalizia può amplificare il sentimento di inadeguatezza, tristezza ed angoscia in coloro che sono già affetti da depressione.
A Natale, così come a Capodanno, si fa il punto della situazione sulla propria vita: la riflessione su quelli che sono i propri affetti è spontanea e così partono pensieri come: “Anche quest’anno sono sola”, “L’altro Natale c’era papà/mamma, questo no”, oppure “Anche questa volta lui/lei non mi ha voluto con la sua famiglia” ecc.
Ed è proprio il contrasto fra il malessere di chi sta attraversando una parentesi buia della sua vita e la felicità di chi al contrario si sente più felice in questa occasione, che aumenta il senso di irrequietezza e di solitudine.
Per molti nel periodo delle festività aumenta lo stress psicologico e l’ansia si spinge all’estremo. La reazione più comune è quella di rifiutare di andare a fare regali, entrare nel panico in mezzo al traffico che imperversa per le strade della città. Spesso la reazione può anche avere un nome specifico: apatia, assenza totale di reazioni.
Ma come accorgersi di questo malessere ed eventualmente chiedere l’aiuto di un esperto? I sintomi più comuni sono il senso di tristezza, mancanza di appetito e mal di testa. C’è chi inizia a piangere senza un motivo e prima di raggiungere i parenti per il Cenone della Vigilia, si chiude in bagno rifiutando di unirsi alla felicità della propria famiglia.
Bisognerebbe invece riflettere sulle cause del malessere. Certamente a Natale non si deve essere felici per forza, ma neanche infelici non appena inizia il mese di dicembre!