“Io penso positivo”, diceva una canzone in voga anni fa. E la lode del pensiero positivo arriva anche dalla scienza. L’ottimismo, dice uno studio condotto dalle Università americane di Jacksonville e della California, ha effetti positivi anche sugli altri, quasi come se fosse una medicina contagiosa.
In particolare i ricercatori hanno esaminato 90 bambini tra i 5 e i 10 anni. Ai piccoli venivano raccontate delle storie in cui i personaggi avevano reazioni positive, negative e ambigue.
Il risultato è stato che i bambini avevano una comprensione molto maggiore per l’influenza dei pensieri positivi sulla riuscita delle situazioni, mentre hanno capito che il pensiero negativo porta ad indebolire lo spirito e la stessa capacità di reagire e agire.
In poche parole, anche i bambini capiscono che l’ottimismo aiuta a risolvere i problemi e ad agire in modo più efficace. Per questo, sottolineano i ricercatori, è importante che gli stesso genitori siano ottimisti. Il più forte predittore di conoscenza dei bambini sui benefici del pensiero positivo, oltre all’età è l’ottimismo e la speranza dei genitori, e non direttamente del bambino.
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