ROMA – Dormire meno per curare l’insonnia. Sembra paradossale, eppure per gli insonni che non riescono a dormire più di 4-5 ore a notte e le restanti ore si rigirano nervosamente nel letto la cura sembra essere proprio quella di limitare le ore in cui si sta a letto.
Una ”terapia della restrizione” che, se all’inizio sembrerà aumentare il sonno, in breve tempo aiuta ad addormentarsi in fretta e a risvegliarsi meno spesso nel corso della notte. In sostanza, spiega Jessica Alexander del Sleep Council, il segreto è diminuire le ore trascorse a letto limitandole proprio a quelle 4-5 ore in cui effettivamente si riesce a dormire.
È solo uno dei consigli contenuti nelle nuove linee guida del Sleep Council britannico, il testo ‘Good-Night Guide’, scaricabile gratuitamente online sul sito http://www.sleepcouncil.org.uk. Inutile stare a letto 7-8 ore cercando di addormentarsi, meglio andare a letto più tardi e si cadrà tra le braccia di Morfeo più facilmente e in fretta.
Altri consigli sono, specie se l’insonnia è forte e non lascia dormire piu’ di 2-3 ore a notte, adottare degli esercizi presi a prestito dalla terapia cognitivo-comportamentale: dedicare mezz’ora ogni giorno a fare il diario delle vostre preoccupazioni, in modo che poi però per il resto del tempo le chiudete nel diario e non ci pensate più. La notte, quando la testa è piena di angosce che non vi lasciano dormire, l’esercizio consiste nel farle volare via una a una, figurandovi un palloncino che le intrappola e le porta via lontano.
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