Sms di notte, e poi si dimentica: il “sonnambulismo testuale” che colpisce gli adolescenti
15 Febbraio 2013 - di Mari
ROMA – Sonnambulismo telefonico. Anzi, testuale. Adolescenti che si svegliano durante la notte, inviano degli sms e il giorno dopo non si ricordano né di averli scritti né che cosa hanno scritto. Il fenomeno è sempre più diffuso, ed è stato raccontato alla Cbs dalla professoressa Elizabeth Dowdell, della Villanova University di Philadelphia.
Dormire con il telefonino sempre acceso porta a sviluppare questa forma di sonnambulismo. Spesso non si scrivono nemmeno testi comprensibili, ma frasi frutto di quella situazione intermedia tra sonno e veglia.
Il problema, però, è che in alcuni casi negli sms si scrivono cose che mai e poi mai ci si sognerebbe (è proprio il caso di dire) di scrivere da svegli. Si confessano pensieri intimi o si rivelano sincerità scomode. Con conseguenze non solo sulla qualità del sonno visto che con questo sonnambulismo si possono perdere anche due ore di sonno in una notte, ma anche sulla propria vita relazionale.