Stress lavoro per 7 italiani su 10. “Mobbing e ruoli poco chiari”
27 Novembre 2013 - di Mari
ROMA – Stress da lavoro, ne soffre un europeo su quattro. Con un costo annuo totale nei 28 Paesi Ue di 25 miliardi. Anche perché oltre la metà delle giornate lavorative perse è dovuta allo stress. In Italia il dato è anche peggiore: questo stress colpisce sette lavoratori su dieci.
Le cause più comuni? Riorganizzazione del lavoro o carico eccessivo, ma anche orari troppo lunghi o distribuiti male. Ma anche mobbing, bullismo, molestie, scarso sostegno da parte dei colleghi o dei superiori, responsabilità o ruoli poco chiari.
Fra le categorie più a rischio, dice uno studio del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, ci sono gli infermieri, gli addetti ai call center o agli uffici reclami, gli autotrasportatori.
In Italia solo quattro lavoratori su dieci ritengono che i fenomeni di stress siano rari, soltanto uno su venti nega si verifichino. Eppure, dice Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio Nazionale degli Psicologi, la legislazione italiana ”è all’avanguardia nel campo della prevenzione dei rischi, compreso lo stress lavoro correlato, ma le misure aziendali di prevenzione possono essere molto migliorate. Adottando il giusto approccio i lavoratori e le aziende possono vincere la battaglia contro lo stress che, quando legato all’attività lavorativa, è prevenibile”.