Traumi, questione genetica: si trasmettono di padre in figlio
14 Aprile 2014 - di Mari
ZURIGO – Anche i traumi si trasmettono di padre in figlio insieme al resto del patrimonio genetico. Lo rivela uno studio condotto in Svizzera dal Brain Research Institute dell’Università di Zurigo e pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience.
I ricercatori hanno identificato i componenti chiave di questa insospettabile forma di ereditarietà nei minuscoli frammenti dell’Rma, la molecola ‘braccio destro’ del Dna. Sono queste brevi sequenze, chiamate micro Rna e note da tempo per la funzione che svolgono nel regolare l’attività dei geni, a ‘intrappolare’ e trasmettere la memoria degli eventi traumatici.
I ricercatori hanno identificato il meccanismo confrontando topi adulti che erano stati esposti a condizioni traumatiche nei primi anni di vita con altri topi non traumatizzati. Hanno scoperto che lo stress da trauma altera la quantità di diversi micro Rna nel sangue, nel cervello e negli spermatozoi.
Mentre alcuni micro RNA sono stati prodotti in eccesso, altri erano inferiori rispetto ai corrispondenti tessuti o cellule negli animali non traumatizzati. Le modifiche hanno comportato un’errata trasmissione nei processi cellulari normalmente controllati da questi frammenti di materiale genetico.
Avendo ereditato le esperienze traumatiche, i topi si sono comportati in maniera decisamente diversa. Hanno perso un po’ la loro naturale avversione ad uscire negli spazi aperti e ad esporsi alla luce ed hanno mostrato comportamenti depressivi. Gli stessi sintomi sono stati trasferiti alla generazione successiva, nonostante questa non avesse vissuto le stesse esperienze traumatiche.
Anche il metabolismo della prole dei topi stressati è stato compromesso, con livelli di insulina e zucchero nel sangue inferiori rispetto a quelli presenti nei topi non traumatizzati.