Bronchite cronica, muoversi aiuta a stare meglio
9 Marzo 2017 - di Mari
Bronchite cronica, muoversi aiuta a stare meglio. Bastano 600 passi in più al giorno (o dieci minuti di cyclette) per ridare fiato a chi soffre di questa malattia progressiva che taglia il respiro. Il consiglio arriva dalla Società di Pneumologia (SIP).
Se a tre italiani su quattro è capitato almeno una volta nella vita di sentirsi a corto d’aria, per coloro che soffrono di bronchite cronica (BPCO) essere senza fiato è la normalità. Finora si pensava fossero 2,5 milioni ma un recente studio stima che la bronchite cronica colpisca il 9% della popolazione, il che vuol dire 5 milioni di malati, 2,3 milioni lievi e 2,7 con bronchite cronica severa: dato che ha fatto inserire la BPCO nei Lea come malattia cronica.
La bronchite cronica condanna all’immobilità, ma con il contapassi è più facile costringersi ai 600 passi in più al giorno (che corrispondono a circa 200-300 metri) da percorrere in sei minuti per iniziare a vedere piccoli miglioramenti, ridurre del 30% la probabilità di ricovero e fino al 40% la mortalità.
“L’importante è iniziare a muoversi, sottolinea Mario Cazzola, docente all’Università di Roma Tor Vergata, per innescare effetti positivi e contrastare il deterioramento respiratorio”.
Un aiuto può arrivare da una associazione di broncodilatatori – aclidinio e formoterolo – somministrata ogni 12 ore in un unico inalatore. L’azione è immediata, e in un paio di minuti consente al paziente di muoversi di più e meglio.