GINEVRA – L’alcol uccide ogni anno nel mondo 3 milioni e 300mila persone, una ogni dieci secondi. Quasi sei decessi su cento, complessivamente, sono legati ad abuso di alcolici. I dati arrivano dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che lancia un vero e proprio allarme.
Il consumo eccessivo o “scorretto” di alcol, oltre a poter causare dipendenza, aumenta il rischio di sviluppare più di 200 malattie, tra cui la cirrosi epatica, disturbi cardiovascolari ed alcuni tipi di tumore, nonché malattie infettive come tubercolosi e polmonite. E, ovviamente, può anche favorire violenza e incidenti.
Il rapporto dell’Oms (“Global status report on alcohol and health 2014”) analizza i dati e le politiche di intervento a livello nazionale in 194 Paesi. Dal documento emergono importanti differenze tra le regioni, ma anche tra popolazione maschile e femminile.
Il rapporto rivela infatti che nel 2012 la percentuale di decessi causati dall’alcol era del 7,6% per gli uomini e del 4,4% tra le donne, in aumento. In media, il consumo mondiale di alcol pro capite nel 2010 è stato di 6,2 litri di alcol puro pro capite. Ma la media sale a 17 litri di alcol puro (pari a circa 45 bottiglie di whisky) se si tiene conto del fatto che circa la metà della popolazione mondiale adulta è astemia (48%).
Ci sono inoltre notevoli differenze tra le diverse regioni: la percentuale della prevalenza di astensione risulta altissima nelle regioni del Nord-Africa e dell’Asia del sud-est e molto ridotta nell’Europa nord-occidentale e in Australia. Il consumo pro-capite più alto è segnalato nell’Europa centrale e orientale.
Le analisi del periodo 2006-2010 mostrano un aumento del consumo mondiale pro capite. Questa tendenza deriva principalmente dal rialzo registrato in Cina e in India, legato al marketing attivo dell’industria dell’alcol e all’aumento dei redditi in questi Paesi. Nelle regioni Africa, Americhe e Europa i livelli di consumo sono essenzialmente stabili, anche se in alcuni Paesi dell’Europa e dell’Africa si registra un calo.
Tra i Paesi con una tendenza in discesa c’è anche l‘Italia: il consumo di alcol è sceso da una media di 10,5 litri (alcol puro) pro capite tra gli over 15 anni nel periodo 2003-2005 a 6,7 litri tra il 2008 ed il 2010, contro una media di 10,9 della regione Europa. Il 66% del consumo concerne il vino.
Globalmente l’Oms ha calcolato che oltre la metà dell’alcol consumato nel mondo lo è sotto forma di superalcolici (50,1%), seguiti da birra (34,8%) e vino (8%).
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