Si scioglie nell’acqua e arriva in tutto il corpo: ecco perché l’alcol ci rende ubriachi
14 Settembre 2012 - di Mari
ROMA – Come fa l’alcol a farci ubriacare? Tutta colpa (o merito) dell’idrosolubilità dell’etanolo. Ma vediamo che cosa vuol dire.
Le molecole di etanolo, contenute negli alcolici, sono composte da due atomi di carbonio e uno di ossigeno. Insieme agli atomi di carbonio e ossigeno ci sono sei atomi di idrogeno. L’etanolo è quindi molto compatto e solubile in acqua.
Così finisce anche nei vasi sanguigni. Poiché l’etanolo, in certe quantità, può passare attraverso i grassi, può anche attraversare le membrane cellulari. E quindi andare ovunque nel corpo. Nei muscoli e nella pelle, nel cuore e persino nel cervello. E’ questo il secreto della sua potenza.
Una volta raggiunto il cervello l’alcol agisce sul nucleus accumbens, un’area tra quella che produce il senso di gratificazione e di piacere e quella deputata alle associazioni e alla memoria. L’alcol produce una scarica di dopamina che viene rilasciata nel nuclerus accumbens, dando quella piacevole sensazione a chi ha bevuto.
Lo stesso processo rende le persone più loquaci e sicure di sé, ma porta anche un effetto depressivo sulle funzioni cerebrali. Ma l’effetto dell’alcol non è limitato al centro del cervello. Viene trasmesso tra i nervi e i recettori nervosi. E le terminazioni nervose raggiungono ogni parte del corpo.
Gli effetti dell’alcol si fanno sentire su tutto l’organismo, soprattutto sul fegato, ma può anche essere “respirato” dai polmoni, può penetrare attraverso la pelle e passare per i reni, per poi essere espulso attraverso le urine. Insomma, un bicchiere di alcol non passa solo per la bocca, ma si diffonde in tutto il nostro corpo.