Allergie ai pollini, 6 milioni di italiani colpiti. In città è peggio
12 Maggio 2015 - di Mari
ROMA – Un italiano su dieci soffre per i pollini. Ormai la stagione delle allergie alle graminacee è partita anche quest’anno: la primavera è arrivata, la fioritura è al suo apice e così andare al parco per molti può essere una tortura.
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Eppure per ‘calmare’ i sintomi ed i fastidi, una fuga in campagna è certamente d’aiuto, contrariamente a quanto si possa pensare, anche se il mare sarebbe l’optimum. Il consiglio arriva dagli specialisti della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (Siaaic).
Al contrario di quanto si possa pensare, i pazienti allergici ai pollini stanno peggio in città che in campagna. Infatti, l’inquinamento atmosferico ha un effetto di amplificazione e la temperatura della città è più alta rispetto alla campagna. Ancora meglio, però, puntare al mare, la cui brezza, afferma l’esperto, ‘comporta una quantità di pollini ancora minore.
Il periodo peggiore per gli allergici va da maggio a metà giugno. Questo caldo improvviso al termine della stagione di pioggia ha fatto in modo che l‘impollinazione sia avvenuta in maniera ancora più evidente del solito. Eppure il diffondersi dei pollini di questi giorni, anche in quantità più visibile del solito, rientra nel quadro standard di tutti gli anni.
Quando le temperature sono più basse e la stagione è piovosa, le persone che soffrono di allergie rimangono in stato asintomatico. La concentrazione atmosferica alta di questi giorni ha invece provocato un’esplosione della sintomatologia.
CURA DELL’ALLERGIA – Per la cura delle allergie alle graminacee Oliviero Rossi della Siaaic suggerisce i vaccini antiallergici in compresse o gocce sublinguali che vanno somministrate 3-4 mesi prima della fioritura. Questa cura è da proseguire fino all’arrivo della stagione dei pollini. In alternativa, per i ritardatari, ci sono anche i nuovi farmaci per uso locale in spray, che comprendono antinfiammatori e antistaminico per bloccare i sintomi: bastano una settimana o 10 giorni per avere un sollievo immediato.