Alzheimer e Parkinson, frutta alleato prezioso
9 Ottobre 2015 - di Mari
BOLZANO – Prevenire il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson grazie alla frutta. E anche al vino. Le proprietà fino ad ora sconosciute di questi alimenti tanto comuni, soprattutto in Italia e nella dieta mediterranea, sono state scoperte da uno studio condotto a partire dal 2010 dai ricercatori della Fondazione Mach (Fem) nei laboratori di metabolomica di San Michele all’Adige, in Trentino.
Gli esperti hanno monitorato l’effetto dei metaboliti della frutta sull’organismo umano e come questi possano interagire eventualmente con i meccanismi cellulari. Lo studio si è soffermato in particolare sull’acido gallico, presente nel vino e nAlei piccoli frutti, come frutti di bosco, fragole e mirtilli, dimostrando che quantità significative del polifenolo si depositano proprio nel cervello, e che pertanto possono agire come fattore di prevenzione di alcune malattie legate all’invecchiamento cellulare e alla neurodegenerazione.
Il lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con l’Università di Trento, è stato realizzato da Mattia Gasperotti nell’ambito di un progetto di dottorato, coordinato dalla ricercatrice e ambasciatore per la scienza in Slovenia, Urska Vrhovsek. Gli esiti della ricerca intitolata ‘Polifenoli della frutta e il loro destino nei mammiferi’ sono stati oggetto di una pubblicazione sulla rivista dell’American Chemical Society, ‘Acs Chemical Neuroscience2’.