SAINT LOUIS (USA) – Alzheimer, una cura dall’inalazione dell‘insulina. Lo dimostra uno studio della Scuola di Medicina dell’Università di Washington e della Saint Louis University. I ricercatori americani hanno, infatti, scoperto che l’insulina attraverso il naso arriva alle zone del cervello colpite dalla demenza senile ed è in grado di migliorare la memoria senza finire nel sangue.
Durante lo studio, nel test di riconoscimento degli oggetti, dopo una singola dose di insulina intranasale, le cavie riuscivano a ricordare gli oggetti visti prima, diversamente da quelle cui non era stata somministrata.
I ricercatori hanno anche visto che l’insulina non finisce nel sangue, eliminando così una delle principali preoccupazioni nella comunità medica, perché abbasserebbe i livelli di zucchero. Inoltre, dosi ripetute aumentano l’efficacia per la memoria.
La malattia di Alzheimer e altre forme simili colpiscano oltre 44 milioni di persone e il numero è destinato a raddoppiare entro il 2030. L’Alhzeimer è considerata dall’Organizzazione mondiale della Sanità una grave pandemia non solo nel mondo Occidentale ma ancor più nei Paesi in via di sviluppo (si attendono circa 2 miliardi di persone malate nel 2050 con India e Centro Africa su tutti). L’uso dell‘insulina per via nasale è stato ipotizzato circa 10 anni fa come approccio terapeutico al diabete in alternativa all’insulina iniettiva (essenzialmente per via sottocutanea). Purtroppo questo tentativo non ha dato i frutti sperati.
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