Anche l’allenamento virtuale può aiutare contro ansia e stress
23 Giugno 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Anche l’allenamento virtuale può aiutare contro i problemi di ansia e stress. Lo evidenzia uno studio pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health dai ricercatori dello Smart-Aging Research Center (IDAC) della Tohoku University. Allenarsi fisicamente non è sempre possibile per tutti, soprattutto quando sono delle malattie invalidanti a impedirlo. Trovare una soluzione nell’ambito virtuale potrebbe essere di grande aiuto, anche per i pazienti che necessitano di affrontare problemi di salute mentale. La realtà virtuale immersiva (IVR) è attuabile anche in assenza di esercizio fisico, perché consente all’utente di vivere un mondo virtuale attraverso un corpo virtuale.
Per arrivare ai loro risultati, i ricercatori hanno esplorato l’effetto sullo stress e sull’ansia, aggiungendo un altro livello agli effetti benefici dell’allenamento virtuale. I giovani, soggetti sani, seduti fermi, hanno sperimentato un allenamento virtuale visualizzato dalla prospettiva in prima persona, creando l’illusione di possedere i movimenti. L’avatar ha funzionato a 6,4 km/h per 30 minuti. Gli studiosi hanno indotto e valutato la risposta allo stress psicosociale misurando l’alfa-amilasi salivare, un biomarcatore cruciale che indica i livelli di stress neuroendocrino. Allo stesso modo, hanno distribuito un questionario soggettivo per l’ansia.
I risultati hanno mostrato una ridotta risposta allo stress psicosociale e livelli più bassi di ansia dopo l’allenamento virtuale, paragonabili a quanto accade dopo l’esercizio fisico reale.
“Lo stress psicosociale rappresenta lo stress sperimentato in situazioni sociali frequenti come il giudizio sociale, il rifiuto e quando le nostre prestazioni vengono valutate”, afferma la professoressa Dalila Burin, che ha sviluppato lo studio. “Sebbene una moderata esposizione allo stress possa essere benefica, l’esposizione ripetuta e aumentata può essere dannosa per la nostra salute. Questo tipo di formazione virtuale rappresenta una nuova frontiera, specialmente in paesi come il Giappone, dove esistono richieste di prestazioni elevate e una popolazione che invecchia”. Fonte: Medical X Press. Foto di Gordon Johnson da Pixabay.