Anoressia e bulimia, aumenta il rischio tra gli adolescenti. E spesso è legato a droghe
13 Maggio 2013 - di Mari
ROMA – Anoressia e bulimia non conoscono tregua: cresce il numero di adolescenti colpiti, e non si tratta solo di ragazze. I dati allarmanti arrivano dal rapporto Espad dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr (il Consiglio nazionale delle ricerca) su un campione di 45mila studenti di 516 istituti su tutto il territorio nazionale.
“Quello che ci colpisce è proprio che il fenomeno non è solo femminile, ha spiegato la responsabile dello studio, Sabrina Molinaro, dell’Ifc-Cnr. Dallo studio emerge un rapporto degli adolescenti col cibo molto complesso, che vede ad esempio tra i maschi un’associazione tra l’essere sovrappeso e l’uso di sostanze stupefacenti che non ritroviamo invece nelle ragazze, dove anzi sono quelle più magre le più dedite alle droghe”.
Dai questionari anonimi è emerso che gli studenti con un profilo di rischio per i disturbi sono l’11,7%, con una maggior vulnerabilità delle ragazze che, nel 16,9% dei casi riportano punteggi elevati al test, mentre tra i coetanei il tasso e’ del 6,1%.
Inoltre, mentre per le femmine i punteggi di rischio tendono a concentrarsi tra i 15 e i 17 anni (circa 18%), per i maschi una maggiore problematicità è rilevabile tra i quindicenni (8,1%). Secondo i dati raccolti il fenomeno è in sensibile e graduale aumento: dal 10,3% del 2009 si passa all’11,2% del 2010 e all’11,4% del 2011.