Antidolorifici come la droga se ci si mette alla guida
27 Agosto 2015 - di Mari
NAPOLI E’ uscito fuori strada la sera di Ferragosto, causando la morte della moglie e della suocera e mandando all’ospedale le due figliolette. In ospedale è risultato positivo al narco test. E subito si era parlato di cannabis. Ma secondo il suo medico, Raffaele Ianzetta era sotto l’effetto di un farmaco che prendeva per un “dolore serio alla schiena”.
L’incidente di Acerra (Napoli) ha messo sotto i riflettori i rischi che possono essere causati da certi medicinali, soprattutto quando chi li assume deve mettersi alla guida di un’auto. Nel caso di Iazzetta, il medicinale era un antidolorifico composto da antinfiammatori e codeina, un oppiaceo le cui tracce sono poi state rilevate nel narco test.
In base al codice della strada, del resto, non può guidare non solo chi fa uso di sostanze stupefacenti o alcolici oltre il limite, ma anche chi assume abitualmente sostanze capaci di compromettere la propria idoneità a guidare senza pericoli. E proprio gli antidolorifici per la schiena sono tra questi medicinali sotto accusa.