Artrosi, più protetti con uno stile di vita sano per il cuore
27 Novembre 2013 - di Mari
ROMA – Mantenere il peso sotto controllo, seguendo un’alimentazione equilibrata e con pochi grassi, protegge dall’artrosi, oltre a far bene al sistema cardiovascolare. Non solo perché un maggior peso riduce il carico sulle articolazioni, ma anche perché alcune sostanze prodotte dal tessuto adiposo, come le adipochine e la leptina, possono innescare meccanismi infiammatori anche a livello delle articolazioni, e con il tempo possono favorire l’artrosi. In particolare le persone obese hanno un rischio maggiore di soffrire di artrosi alle mani rispetto alle persone normopeso.
La relazione fra obesità e danni alle ossa e alle articolazioni è confermato dal rapporto che c’è fra artrosi e sindrome metabolica, una condizione caratterizzata dalla presenza di alterazioni a carico del metabolismo degli zuccheri, ipertensione, incremento dei trigliceridi o riduzione del colesterolo Hdl (“buono”), circonferenza di vita superiore a 94 centimetri nel maschio e 80 nella femmina.
Nelle persone con sindrome metabolica le probabilità di andare incontro a un artrosi del ginocchio aumentano in misura esponenziale con l’aumentare del numero di fattori presenti.
Certo, non tutti i tipi di artrosi dipendono solo da fattori metabolici. L’artrosi “post traumatica” è conseguenza di un trauma acuto o di un trauma ripetitivo, e può colpire anche i giovani sotto i 45 anni. Quella classica degli anziani colpisce generalmente le persone sopra i 65 anni. Mentre quella, appunto, “metabolica” colpisce in genere dai 45 ai 65 anni, cioè un’età in cui si è in piena attività, e può durare nel tempo e persino peggiorare, causando disabilità quando si diventa anziani.
Per questo è molto importante seguire una alimentazione equilibrata, a ridotto contenuto di grassi e soprattutto tenendo sotto controllo gli zuccheri e il colesterolo Ldl (“cattivo”). Fa bene al cuore e alle ossa.