Bagno in mare, dopo i pasti aspettare due ore? Falso mito. Ecco perché
24 Giugno 2015 - di Mari
ROMA – Arriva l’estate e, purtroppo, come ogni estate arriva anche la conta dei morti in mare. Tutta colpa di mulinelli improvvisi e di inesperienza o anche di congestioni provocate dal pranzo di poco prima? E’ vero che servono due ore dopo i pasti prima di entrare in acqua? A questo quesito ha provato a dare risposta Stefano Massarelli sulla Stampa. La conclusione è che si tratta per lo più di una credenza popolare. Ma non in tutti i casi…
L’idea che dopo i pasti si debba attendere almeno due ore, se non tre, scrive Massarelli, è
“un’idea non supportata da alcun dato scientifico, che tuttavia lascia ogni estate bambini e adulti a scalpitare sotto l’ombrellone in attesa dell’ora fatidica in cui è possibile immergersi. (…) La credenza vuole che la digestione favorisca un maggior afflusso di sangue nell’apparato digerente e che l’immersione in acqua provochi una sorta di “shock”, con il conseguente blocco dei processi digestivi e possibili sintomi di nausea, vomito, dolori addominali, fino ad arrivare alla perdita di coscienza e all’annegamento”.
Ma la realtà è un’altra:
“Nella realtà, l’organismo umano è generalmente in grado di compensare i diversi apporti di sangue nei vari organi e tessuti durante la fase digestiva, mentre la letteratura medica non ha mai dimostrato alcuna relazione causale tra cibo e annegamento”.
Detto questo il buon senso non deve far dimenticare alcuni semplici accorgimenti: non abbuffarsi, evitare gli alcolici ed evitare i cibi troppo pesanti, che sotto il sole, che si faccia o no il bagno, di certo non fanno bene.