Bambini esposti al piombo “avranno una vita disagiata”
3 Aprile 2017 - di Mari
Attenzione al piombo: i bambini che vengono esposti ai metalli pesanti da adulti non solo hanno un quoziente intellettivo minore, ma hanno anche una qualità della vita peggiore, con lavori meno qualificati e condizioni socio-economiche peggiori. E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla Duke University di Durham, nel Regno Unito.
I ricercatori, guidati dal professor Aaron Reuben, hanno seguito un campione di 560 persone nate in Nuova Zelanda negli anni Settanta fino al compimento dei 38 anni. Dai dati così raccolti è emerso che coloro che a undici anni avevano più alti livelli di piombo nel sangue, a 38 anni avevano un quoziente intellettivo più basso rispetto a quello che avevano da piccoli, peggiori possibilità di lavoro e uno stile di vita più disagiato rispetto ai coetanei con livelli più bassi di piombo nel sangue.
Il piombo all’epoca dell’inizio dello studio era presente nella benzina (oggi è stato proibito), ma anche nei gas di scarico di auto e altri veicoli, in alcune vernici, nel suolo e nell’acqua, se contaminati. Questo metallo è tossico per molti organi. Si accumula nel sangue e, attraverso la barriera ematoencefalica, raggiunge il cervello e ne compromette lo sviluppo. Secondo il dottor Rueben, il piombo incide soprattutto sulla capacità di ragionamento e sulla memoria.
In Italia, spiega il Corriere della Sera, il piombo è stato bandito nel 2002 nelle benzine, ma non ci sono dati che ci aggiornino sulla sua presenza oggi nell’ambiente. Qualcuno punta il dito sulle munizioni da caccia, che, una volta immesse nell’ambiente, potrebbero arrivare all’uomo attraverso la catena alimentare. Ma questa ipotesi è tutto da verificare.