Binge-eating disorder, abbuffarsi fa male (anche) alla memoria
15 Settembre 2017 - di Mari
Le abbuffate non fanno male solo alla linea, ma anche alla memoria. E’ la scoperta fatta da uno studio condotto presso l’Università della California Meridionale a Los Angeles e pubblicato sulla rivista Appetite. Una scoperta che evidenzia ancora di più la pericolosità di quello che, in alcuni casi estremi, può essere definito un vero e proprio disturbo alimentare: il binge-eating disorder, o disturbo dell’alimentazione incontrollata.
Secondo quanto emerso dallo studio americano, mangiare in modo incontrollato e sull’onda delle emozioni potrebbe rovinare non solo la silhouette ma anche la memoria, andando ad intaccare la capacità mnemonica.
Gli esperti hanno seguito 93 volontari di una età compresa tra i 18 e di 65 anni e con una serie di questionari ad hoc hanno raccolto informazioni sia sul loro rapporto con il cibo sia sulla loro capacità di rievocare il passato, quindi sulla loro memoria autobiografica.
Ebbene, dai risultati dei questionari è emersa una chiara correlazione tra l’abitudine a mangiare in modo incontrollato (abbuffate) o in modo emotivo e una minore performance nel rievocare il proprio passato.
L’ipotesi avanzata dagli esperti è che un problema rinforzi l’altro in un circolo vizioso senza fine perché chi ha poca memoria del proprio passato tenderà a dimenticare episodi in cui ha mangiato male e in modo incontrollato e soprattutto non terrà a mente le conseguenze (emotive e fisiche) di quegli episodi, quindi tenderà sempre a ricadere nello stesso errore a tavola.