Iniezioni di Botox non autorizzate: Procura di Torino indaga
22 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari
Dovrebbe essere un “piccolo e raro aiuto”, un prodotto della scienza che aiuti le donne a vedersi più belle, e invece agisce come una droga e una volta intrapresa la strada non se ne riesce più a fare a meno. Stiamo parlando delle iniezioni di Botox, quelle che nel mondo di Hollywood viene consigliato ad attrici e modelle, anche 25enni, che non avrebbero di certo bisogno. Il Botox altro non è che una tossina butolinica, contenuta in alcuni medicinali utilizzati per combattere le rughe. Tuttavia, la legge prevede che questa proteina debba essere utilizzata per contrastare soltanto quelle rughe che compaiono tra le sopracciglia.
In realtà, una segnalazione giunta nei giorni scorsi in procura, a Torino, avrebbe attirato l’attenzione della magistratura sul fatto che tale proteina verrebbe usata anche per trattamenti estetici non autorizzati, vale a dire su tutto il viso e pure su parti del collo. Il sostituto procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, si è mosso in tale direzione in seguito alla segnalazione arrivata da una donna che a seguito del trattamento aveva avuto dei problemi dermatologici al viso.
Si legge sul sito Torino.ogginotizie: “La tossina botulinica contenuta in alcuni farmaci, comunemente conosciuti come botox e spesso usata dalle donne di una certa età per distendere le rughe, è testata esclusivamente per quella ruga di espressione che si crea tra le sopracciglia, mentre può provocare parestesie, allergie e disfunzioni se iniettata in altri punti del viso.
L’uso della tossina botulinica – approvata come farmaco dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) solo per il trattamento delle rughe glabellari, quelle tra le sopracciglia appunto – non è mai stato autorizzato in altri punti del viso quali possono essere occhi, fronte, labbra e collo in quanto espone i pazienti a seri rischi e può compromettere l’uso dei muscoli della masticazione, creare problemi al linguaggio, parestesie, debolezze muscolari oltre a reazioni allergiche e disfunzioni oculari”.