Botulino: cos’è la tossina dei cibi conservati male e perché uccide
27 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Il botulino è una tossina che può risultare molto dannosa per la nostra salute e che può portare fino alla morte.
Risale a pochi giorni fa l’ultimo caso di intossicazione da botulino, per il quale a Genova sono state ricoverate venti persone per sospetta intossicazione legata al consumo di pesto in vasetti.
La tossina del botulino si sviluppa dal microrganismo Clostridium botulinum, comune nel terreno e nell’aria e innocuo finché è a contatto con l’ossigeno. A trasformarlo in una minaccia per la salute sono a volte le cattive condizioni di conservazione degli alimenti.
La tossina viene infatti prodotta in mancanza di ossigeno e quando la temperature superano cinque-dieci gradi. Non si forma invece in ambienti molto acidi, come salsa di pomodoro o aceto.
Il suo vero nemico è il calore, che la distrugge: basta cuocere i cibi a 105 gradi per due ore o nella pentola a pressione per dieci minuti. Se invece la cottura è breve e i cibi sono conservati sott’olio c’è il rischio che sfugga qualche spora.
Purtroppo riconoscere i cibi contaminati è quasi impossibile. La tossina responsabile del botulismo può provocare conseguenze molto gravi, evitabili con il siero entro 48 ore dall’ingestione o ricorrendo alla rianimazione. Gli effetti del botulino sono infatti temporanei, anche se in alcuni casi possono protrarsi per mesi.
Nelle forme più gravi le tossine si legano alle fibre del sistema nervoso aggrediscono l’organismo a partire dai nervicranici. Prima compaiono disturbi alla vista, poi difficoltà a deglutire e problemi intestinali, soprattutto stitichezza. La conseguenza più grave è la paralisi dei muscoli respiratori, che può portare alla morte se non si provvede immediatamente alla respirazione artificiale.
Fonte: Ansa